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Disfunzione dell’Arto Inferiore

DISFUNZIONI DELL’ARTO INFERIORE


(Anca, ginocchio, piede)


L’arto inferiore, sottoposto a carichi fin dalla prima infanzia, è frequentemente soggetto ad alterazioni e variazioni strutturali che spesso vengono trascurate in età pediatrica e/o adolescenziale.

In età adulta, tali squilibri, causati da posizioni errate, sovraccarichi o attività sportive inadeguate, possono provocare deformazioni che portano a dolori che, se tollerati e non risolti, si propagano su tutto l’ arto inferiore facilitando la comparsa di eventuali lesioni.

E’ quindi indispensabile prevenire, oltre che curare, potenziali danni.

I piedi rappresentano le fondamenta della nostra struttura corporea. Come qualsiasi base d’appoggio, una loro alterazione ( metatarsalgie e fasciti plantari etc.) può modificare il complesso insieme architettonico sovrastante.

Le ginocchia, a causa di scompensi ascendenti e discendenti, possono anch’esse andare incontro a deformazioni che provocano lesioni ( danni al menisco, ai tendini e ai legamenti, sindromi rotulee etc). Si deve agire apportando correzioni articolari e rispettando la regola della globalità senza trascurare né il distretto superiore (collo, spalla, colonna), né quello inferiore (bacino, ginocchio, piede).

Il bacino o pelvi ha la funzione di trasferire il peso corporeo della parte superiore del corpo sullo scheletro degli arti inferiori. Esso contribuisce, assieme ai muscoli perineali e addominali, al sostegno degli organi addominali assieme ai muscoli delle gambe, alla locomozione.

Tra le patologie frequenti a carico del bacino e dell’anca troviamo coxalgie, pubalgie, trocanteriti etc. che non possono assolutamente essere trascurate.

È per questo che tecniche all’avanguardia come la Rieducazione Posturale Globale che fanno della globalità l’arma principale, riescono oggi a riequilibrare in toto una struttura scompensata dal sintomo alla causa.

La bipedia umana comporta una costante sollecitazione dell’arto inferiore sia in senso ascendente che discendente.

La potenza muscolare in risposta alla resistenza del suolo non sempre viene sviluppata in coerenza con la biomeccanica complessa dell’arto, e viceversa. Se, ad esempio, il piede non ha una corretta morfologia o un appoggio alterato (piede piatto o cavo, valgo o varo), vi sarà un adattamento al suolo che si ripercuoterà sia sul ginocchio come sull’anca quale compenso funzionale.

Le informazioni che vengono trasmesse dalla periferia al cervello fanno si che il corpo si adatti pur di compiere il movimento.

Fin dall’infanzia si possono evidenziare alterazioni e variazioni strutturali, talvolta trascurate, che incidono sull’equilibrio osteo neuro muscolare.

In età adulta posizioni errate, sovraccarichi o attività sportive eccessive e talvolta inadeguate generano squilibri provocando deformazioni e conseguenti dolori. Questi ultimi non risolti e sopportati, possono interferire sull’intero assetto biomeccanico dell’arto (sulle articolazioni ed i muscoli dell’arto inferiore fino al bacino e alla colonna).

Qualsiasi sia il “fulcro patologico”, emergono frequentemente lesioni, anche lontane dall’agente causante primario, che provocano disagi di equilibrio fino a ripercuotersi sul bacino e sull’assetto della colonna.

Diventa, quindi, indispensabile non solo la cura del sintomo apparso ma anche la prevenzione di potenziali ulteriori danni.

I piedi rappresentano le fondamenta della nostra struttura corporea. Come qualsiasi base d’appoggio, una loro alterazione ( metatarsalgie e fasciti plantari etc.) può modificare il complesso insieme architettonico sovrastante.

Le ginocchia, a causa di scompensi ascendenti e discendenti, possono anch’esse andare incontro a deformazioni che provocano lesioni ( danni al menisco, ai tendini e ai legamenti, sindromi rotulee etc). Si deve agire apportando correzioni articolari e rispettando la regola della globalità senza trascurare né il distretto superiore (collo, spalla, colonna), né quello inferiore (anca, ginocchio, piede).

Le più comuni patologie a carico del bacino e dell’anca sono: coxalgia, pubalgia, trocanteriti, sindrome del piriforme, artrosi dell’anca etc.. che non possono assolutamente essere trascurate.

È per questo che tecniche all’avanguardia come la Rieducazione Posturale Globale che fanno della globalità l’arma principale, riescono oggi a riequilibrare in toto una struttura scompensata dal sintomo alla causa

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